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Ciao Fabbrì!
A due anni dalla scomparsa del compagno Fabrizio Scottoni, avvenuta il 22 luglio 2011, pubblichiamo un contributo di Gabriella Casalini (SEL Testaccio).
domenica 21 luglio 2013, di
“Quel che faccio è puro sentimento e vago ricordo della mia anima di cristallo … In questo paese ebbi il mio primo sogno di lontananza. In questo paese io sarò terra e fiori ... Le sue strade, le sue genti, le sue usanze, la sua poesia e la sua cattiveria saranno l’impalcatura in cui annideranno le mie idee di bambino fuse nel crogiolo della pubertà”
Federico Garcia Lorca
Il 22 luglio 2011 Fabrizio Scottoni ci ha lasciato. Una tremenda malattia lo ha stroncato in soli tre mesi, lasciando un vuoto incolmabile dietro di se. Soprattutto nella sua compagna di sempre, Viviana, nei suoi due ragazzi Marzio e Livio e nei tanti amici e compagni che gli volevano bene e lo stimavano.
Fabrizio ha rappresentato per me, per i compagni di Sinistra Ecologia Libertà di Testaccio un forte punto di riferimento. La sua idea della politica e della militanza includeva, oltre all’agire politico fatto di coerenza, di passione, di politica come servizio, l’ascolto dell’altro e il rispetto della persona, anche di chi la pensava diversamente o aveva un diverso punto di vista.
Era critico e severo quando la situazione lo richiedeva, mai arrogante e spesso ironico e tenero.
Sono stata coordinatrice del circolo per due anni e le sue opinioni, i suoi consigli, il suo sostegno materiale e morale mi hanno aiutata a svolgere al meglio il mio compito.
Ci sentivamo quasi tutte le mattine per parlare della “sezione” (noi ancora la chiamavamo così), di Sel, delle notizie dei giornali e anche di noi e dei nostri problemi. Quando era lui a chiamare esordiva scherzando: “qui il compagno Scottoni, parlo con la compagna Casalini?”
Spesso mi sembra di risentire la sua voce profonda, la sua risata e in quel momento sono presa da una nostalgia che mi procura dolore e rabbia. Questo mio sentimento è condiviso dai tanti, tantissimi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed averlo come amico. E’ con tutti loro che oggi voglio condividere il mio ricordo.
Abbiamo voluto che la nostra sezione portasse il suo nome. Non solo per ricordare un compagno che ci ha lasciato prematuramente ma per ricordare a noi tutti il senso della politica intesa come interesse generale e non di pochi, avulsa dai giochi di potere, trasparente e basata sul riconoscimento e rispetto dell’altro, del più debole, del più bisognoso. Il nostro desiderio era tenere a mente per quale sinistra, per quale partito, per quale cambiamento spendere il nostro tempo e le nostre energie.
Con coraggio, senza aver paura del cambiamento perché ogni pigrizia conservatrice è per la sinistra un indugio mortale.
Idee e valori che con Fabrizio abbiamo condiviso con passione e nelle sconfitte con sofferenza.
Con sofferenza e rabbia Fabrizio avrebbe vissuto, come noi d’altra parte, gli ultimi accadimenti politici nazionale (governo PD-PDL), ma anche alcune incertezze di Sel, il suo appiattirsi troppo sul PD, per non parlare delle vicende di Roma.
Proveremo, anche se con fatica ad andare avanti. Per lui e per i tanti che come Fabrizio hanno creduto e lottato per la democrazia e la partecipazione.